Caro Amadeus, prendi me!
22 Gennaio 2020

Caro Amadeus, io faccio un passo avanti!

 

Caro Ama, dai retta a una cretina, e prendi me!

Per arginare questa fuga dal palco da parte delle bellone Bellucci e Rodriguez, e anche per dare rappresentanza alla maggior parte delle donne che non sono poi così fighe, prendi me.

Ti elenco alcuni dei molti evidenti vantaggi:

-non sono bellissima

-non sono biondissima

-non sono più giovanissima

-non ho un fidanzato famoso

-costo poco, anzi pochissimo

-ho persino argomenti miei

Come se non bastasse, ho appena scritto un romanzo che si intitola “Da oggi voglio essere felice”, che descrive la mia esperienza come volontaria in una comunità di bambini maltrattati. In questo modo, se ti chiederanno-perché te lo chiederanno, vedrai-: “Parliamo di Bibbiano”? tu potrai rispondere solerte “Certo, lo farà la Benatti, che ne sa più di me” e farai un elegante passo indietro per dimostrare coi fatti che la tua infelice frase in realtà non era sessista.

Prendi me, Ama, una signora che vive di parole, lavora da 18 anni nella prima radio d’Italia, Rtl 102.5, scrive libri, fa volontariato da sempre, e alla politica ha sempre preferito l’impegno sociale e solidale. Mai avuto tessere di partito, quindi non sono in quota a nessuno, se non alla maggioranza degli esseri viventi su questo pianeta: le donne.

Quelle donne che tu volevi in qualche modo rappresentare e onorare ma che fra scelte sbagliate e inciampi rocamboleschi, ancora non sei riuscito ad accontentare.

Prendi me, Ama, starò un passo avanti a te e non te lo farò pesare, lo giuro. 

 

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