VOGLIAMO LA LUNA
04 Febbraio 2019

"VOGLIAMO LA LUNA per i nostri ragazzi, un tetto e un abbraccio per chi è stato abbandonato e maltrattato”. 

Comincia così il manifesto su cui è stata fondata Domus de Luna, organizzazione no profit nata nel 2005 per assistere e curare bambini, ragazzi e mamme in situazione di grave difficoltà. 

“Vogliamo la luna” è stato anche il titolo dell’incontro che ho tenuto nell’ambito di Writers Festival il 3 febbraio scorso a Milano, proprio per parlare di sogni e utopie da realizzare. Ho voluto intervistare tre persone meravigliose che hanno ribaltato la loro vita per cercare di costruire un mondo migliore. 

Ecco quindi le storie di Ugo Bressanello, fondatore di Domus de Luna, Silvia Polleri, fondatrice della cooperativa sociale che gestisce il ristorante In Galera, dentro il carcere di Bollate, e Angela Marchisio, fondatrice di No Walls, associazione di promozione sociale, nata per dare supporto ai migranti, in fuga da guerre, dittature e povertà.

Qual’è stata la scintilla che ha fatto cambiare la rotta a queste vite, e ha trasformato tre professionisti- Ugo era un manager di successo, Silvia gestiva una società di catering, Angela gestiva invece locali notturni- in tre paladini del sociale?

Ugo ci ha raccontato che la sua scelta è avvenuta in Sardegna, dove si trovava a fare il vice-presidente di Tiscali. Con la moglie aveva deciso di adottare un bambino, e durante il percorso a ostacoli per ottenerlo si sono resi conto che il problema dei bambini abbandonati era enorme e non sarebbe bastato adottarne uno solo. Ecco quindi il desiderio di prendersi un anno sabbatico, per provare a fare qualcosa di più. 

Ad oggi Domus de Luna ha accolto e curato 169 minori e mamme con bambino. In questi quattordici anni hanno iniziato a pensare anche al dopo. E’ nata così la Locanda dei Buoni e Cattivi, un ristorante con camere in cui ragazzi e giovani mamme possono cercare il proprio riscatto, realizzando un passo avanti molto concreto verso un futuro diverso. A giugno 2018 si è affiancato anche il Circolo dei Buoni e Cattivi, un bar con ristorante e pizzeria presso il Tennis Club Cagliari, nella splendida cornice di Monte Urpinu. 

Domus de Luna ha imparato a guardare sempre più fuori e dopo anni in giro per scuole, centri sociali, carcere minorile e campi rom ha deciso di fermarsi in un posto: un ex mercato civico, l’ExMè, un centro giovani che usa la musica e l’arte come alternativa alla strada. Oggi sono in media 70 i ragazzi che frequentano abitualmente il Centro, fino ad arrivare a 220 in contemporanea per evento. L’anno sabbatico è diventato scelta di vita.

Così è stato anche per Silvia, che chiamata dalla direttrice del carcere di Bollate per provare a lavorare con i detenuti, li ha prima coinvolti nel catering, e poi  si è lasciata convincere ad aprire il ristorante dentro il carcere, una struttura di integrazione sociale e di dialogo tra il Carcere e la città, e un’esperimento unico al mondo. Non è stato affatto facile, all’inizio, ma la tempra e l’ottimismo di Silvia hanno vinto ogni resistenza, tanto da farle ricevere dal Comune di Milano l’Ambrogino d’oro, Medaglia d’oro di benemerenza civica. 

Anche grazie a questo esperimento riuscito di reinserimento lavorativo per i detenuti, la statistica di recidiva che in Italia è del 70% a Bollate scende drasticamente sotto il 17%.

Per Angela la folgorazione è avvenuta in stazione, quando tornando da un viaggio ha trovato il mezzanino della Centrale invaso da profughi siriani. Invece di accelerare il passo o guardare altrove, Angela si è fermata, ha chiesto, ha voluto provare a rendersi utile. Nel giro di poco si è resa conto che era questo che voleva fare nella vita, e quindi ha fondato NoWalls nel 2016 insieme a un gruppo di volontari già attivi all’interno di un Centro di Accoglienza Straordinaria di Milano. Sono già un centinaio fra liberi professionisti, insegnanti, pensionati, studenti, casalinghe, giornalisti, artisti, ingegneri, ricercatori che condividono gli stessi valori e dedicano il loro tempo libero all’associazione.Ogni anno circa 500 migranti, all’interno del centro, seguono le lezioni di volontari, dal lunedì al venerdì.

Oggi la vita di Ugo, Silvia, Angela ha acquisito maggiore significato e la luce di tutti e tre si propaga come un’aura benefica. 

Ciascuno di noi può fare qualcosa per migliorare il mondo in cui vive. 

Se non vogliamo ancora fare scelte radicali, possiamo cominciare col volontariato, un modo molto gratificante e utile di restituire qualcosa a chi ha meno. Scegliete voi dove, come, quanto, ma fatelo, perché solo così toccherete il cielo con un dito e avrete raggiunto la luna. 

 

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