Gocce di Veleno
Editore
Giunti Editore
Data Pubblicazione
Settembre 2016

PREMIO SELEZIONE BANCARELLA 2017. Il diario di una donna libera, autonoma, colta e determinata, vittima di un uomo narciso e manipolatore che la ferisce nel corpo e nell’anima, la stritola, ne annienta la personalità. Di una donna che sa dire basta a questa relazione malata e chiedere aiuto, scavare nel proprio passato per capire cosa l’abbia resa succube di un compagno violento. Che per tornare a vivere riattraversa l’inferno di un’infanzia segnata da traumi rimossi ma potentissimi. Che grazie ad altre donne – le amiche, le volontarie e le psicologhe dei centri antiviolenza – ricostruisce se stessa e trova la capacità di amare. Un libro duro, forte, sincero e necessario che Valeria Benatti dedica alle donne maltrattate “perché ritrovino la forza di alzare la testa e di abbandonare per sempre il loro Barbablù”.  

Commenti

Magnifico magnifico magnifico. Gocce di veleno si beve, non si legge! O forse è lui che ti mangia?! Come le fiabe che ci raccontavano da piccole, quelle che fanno una paura fottutissima ma bisogna conoscerle. Come Cappuccetto rosso, Gocce di veleno bisogna raccontarlo a tutti. Laura Carolina 

 

Ho divorato questo libro di Valeria Benatti in poche ore. Duro, intenso, spaventoso e consolatorio. Della violenza sulle donne si legge e si sente molto. Di cosa e come si possa agire per aiutare una donna, molto meno. Questo libro lo fa. Chiaramente. E passa un messaggio importante: si può fare molto. Prima di leggere l'ennesimo triste articolo di una vita distrutta. Grazie Valeria. Suppongo non sia stata una passeggiata scriverlo. Grazie veramente“. Paoletta, speaker di Radio Italia

 

Gocce di veleno è un libro che soprtatutto le ragazze dovrebbero leggere, per comprendere quanto sia importante conservare sempre orgoglio e autostima, per avere sempre chiaro che gelosia estrema e possesso non hanno nulla a che fare con l'amore e, infine, per puntare su se stesse e smascherare ogni Barbablù fin da subito. E, comunque, prima che sia troppo tardi. Silvana Mazzocchi, La Repubblica

 

Valeria Benatti. È una giornalista. È una speaker radiofonica di chiara fama. È una voce familiare. È una scrittrice di talento cristallino. In questo libro lo si vede, eccome. Sin dalla prima pagina. Dalla prima riga. Dalla prima parola. Te ne accorgi subito, quando un libro è buono. E questo lo è. Perché come tutti i libri che ti restano dentro, anche dopo che hai finito di leggerli, anche dopo che l’ultima pagina è stata voltata, anche quando li metti a posto, a far compagnia agli altri che hai, nello scaffale più a portata di mano, più libero o meno ingombro, a seconda dei punti di vista, ti rimangono accanto. Continui a pensarci, a quello che hai letto. Continui a provare emozione, di qualunque colore essa sia. E questo libro emoziona. È un libro importante. Un libro analitico e autoanalitico, una storia che è come un pugno nello stomaco. Importante, da leggere e far leggere. Gabriele Ottaviani, giornalista

 

Leggerlo è come fare un percorso che costringe a non scendere più a patti con se stessi. Una sorta di "terapia letteraria" che rimette tutto in discussione: il proprio vissuto, tutte le volte in cui hai fatto finta di non vedere qualcosa, le altre in cui sei stato vittima e quelle in cui sei stato carnefice. Apre cassetti dell'animo che pensavi sepolti nell'indifferenza, invece stanno lì, da sempre, chiusi a doppia mandata. Come vergogne da censurare. Ti scaraventa in braccio quel bambino che sei stato e che da adulto detesti, soltanto perché non hai mai avuto la voglia o la forza di ascoltarlo. Forse ti aiuta a volergli bene, come non hai mai fatto prima. A fare pace con lui. Una specie di catarsi nella quale provi a perdonarti e a chiederti quali sono, se ne hai, le colpe che, da sempre, ti fanno sentire inadeguato e alla ricerca di quella approvazione del prossimo che, tanto, non arriva mai. Quel sottile gioco delle parti che è la vita si dipana, pagina dopo pagina, in questo libro che mi manca già, dopo averlo finito. Sapere che chi lo ha scritto è un'amica che posso sentire quando voglio, anche se, in realtà, non la sento mai, perché alla fine sono fatto così, mi fa stare, un poco, meglio. Con gratitudine a Valeria Benatti. Roberto Uggeri, giornalista e speaker su Radio Bruno

 

Questa storia mi ha davvero toccato, l’ho letta tutta d’un fiato. L’autrice è stata davvero abile nel mettere nero su bianco le sensazioni, le paure e i sentimenti che si è ritrovata a vivere questa donna. E’ un racconto che a tratti disturba poiché la narrazione è molto cruda e diretta. Non si gira intorno agli orrori che Claudia vive, le cose vengono descritte per quello che sono, nella loro brutalità. Il racconto è davvero molto sentito, crea una sottospecie di dialogo e di legame con il lettore: la seguiamo nel suo percorso e siamo lì, accanto a lei, a suggerirle di non rispondere al messaggio di Barbablù, di non essere titubante e varcare la soglia di Cerchi d’acqua, di scappare dal mostro. La storia tocca tematiche davvero importanti che spingono a riflettere: la violenza psicologica e il come rappresenti un male invisibile; il percorso che solo chi riesce a riconoscere di aver bisogno di aiuto può intraprendere; la difficoltà nell’ammettere che la persona che si ama è un violento; gli abusi sui minori e il terribile silenzio di chi dovrebbe proteggere i propri figli ma, per salvare l’apparenza, fa finta che non accada nulla; la speranza che si può uscire dalle grinfie di uomo narciso e il ritrovare se stesse. Gocce di Veleno è un dono fatto a tutte le donne maltrattate poiché lancia un messaggio di speranza a chi è convinta di non potercela fare. E’ un libro importante che dovrebbe essere letto sia da uomini che da donne e, soprattutto, da chi vuole capire lo stato in cui si trova una vittima di violenza psicologica, al fine di non banalizzare mai questo male subdolo e invisibile. Voto: 5\5 Pin@

 

Ci sono libri che per ogni epoca in cui viviamo diventano assolutamente necessari. Ci sono quei libri che ti scavano una fossa dentro, decidono, fin dalla prima riga, di non risparmiarti, di metterti al muro e colpirti. E non puoi sfuggire, devi rimanere lì, combattere, anche perché è impossibile staccarsi da quelle pagine. Questo accade con Gocce di Veleno di Valeria Benatti, storica voce di Rtl 102.5, e che arriva grazie a Giunti nelle nostre librerie in concomitanza della Giornata Mondiale contro la violenza sulle donne il 25 novembre. Gocce di Veleno è un libro necessario, è un diario che fa sentire le donne vittima di violenza meno sole, che aiuta a trovare il coraggio di dire “Io conto, io esisto”. Come me, come tutte: pensiamo sempre che sia colpa nostra. Sara Prian, giornalista, La Voce di Venezia

Video : Alessandra De Luca - Audio Incipit
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