Donne che ispirano, in autunno
03 Ottobre 2021

Gli incotri all'Ariosto Social Club sono ripresi a metà settembre, e continuano ad avere un grande seguito.

Sono a ingresso libero, basta prenotarsi con un messaggio al 345 0336122 o con una mail a store@ariostosocialclub.com.

Questo il programma dei prossimi appuntamenti: vi aspettiamo!

 

MARTEDI 12 OTTOBRE

Abbattere muri e costruire ponti tra culture diverse

Angela Marchisio, imprenditrice, fondatrice di NoWalls,  un’Associazione di Promozione Sociale nata per dare supporto ai migranti in fuga da guerre, dittature e povertà e agli stranieri in generale che si trovano a vivere a MIlano.

“Siamo convinti che chiunque possa integrarsi attraverso educazione, formazione professionale, sport e cultura, diventando così una risorsa preziosa. È dal 2016 che ci impegniamo perché questo accada: all’inizio eravamo una decina, oggi siamo più di 100”.

Tantissime le attività che No Walls promuove, dalla scuola di italiano al doposcuola, allo sportello per trovare lavoro, allo sport, ai laboratori.

“Oggi ritorno in aula. Sarò di nuovo la maestra Angela. Insegnare ai migranti dà dipendenza, lo dico sempre a chi si candida. È un avvertimento!”

E che soddisfazione quando gli alunni superano i maestri!

“Quando sono sbarcato in Italia mi hanno mandato a Milano dove ho incontrato le maestre di Nowalls. Sono andato a scuola da loro, che mi hanno insegnato benissimo.
Con alcune sono diventato amico. Grazie al loro aiuto, ho preso la terza media, la patente e ho fatto alcuni corsi di formazione professionale.
Da un anno, lavoro in un centro di accoglienza: faccio il mediatore culturale. Adesso sono felice: posso aiutare tanti migranti come me.”

MARTEDI 19 OTTOBRE 

I tarocchi, un ponte tra intuizione e ragione

Emanuela Camozzi, counselor e tarologa, ci racconta come la lettura dei tarocchi abbia cambiato la sua vita e sia diventata una professione gratificante, che associa alla somatica Experiencing. Dopo mezza vita trascorsa a occuparsi di business commerciale, Emanuela ha cambiato radicalmente direzione e inventato un metodo di cura psicofisiologico.

La lettura dei tarocchi può rivelarsi uno strumento valido all’interno di una relazione d’aiuto. I tarocchi ci portano ad accedere a noi stessi, ad acquisire visioni più ampie, e a individuare la strada migliore per noi rispetto al quesito posto. Persino Carl Jung riconobbe lo strumento dei Tarot come rappresentazione di archetipi di trasformazione.

“Le carte sono immagini psicologiche, simboli con cui si gioca, come l’inconscio sembra giocare con i suoi contenuti. Queste sono una sorta di idee archetipiche, di natura differenziata, che si mescolano ai componenti ordinari del flusso dell’inconscio e perciò adatte a un metodo intuitivo che ha lo scopo di comprendere il flusso della vita”.

I tarocchi aprono un dialogo: porre una domanda ai tarocchi equivale a porla a noi stessi, a quella parte di noi che è depositaria di infinita saggezza. La saggezza che racchiude le risposte ai nostri dubbi è insita nell’essere umano. Leggere i Tarocchi significa lasciarsi attraversare dalle immagini che evocano, risuonare con i significati e farsene illuminare. E’ importante accogliere i loro messaggi, non come sentenza di un destino ineluttabile, bensì come indicatori delle forze ed energie in gioco nel presente, e delle mete alle quali conducono.

MARTEDI 26 OTTOBRE

Cambiare vita e lasciar fiorire i nostri talenti

Gabriella Fantuz e Barbara Fleischhacker, la prima milanese, la seconda austriaca: entrambe hanno cambiato vita attraverso il cibo. 

Gabriella dopo una carriera nel mondo finanziario si è data alla cucina confortante, ha scritto un libro, “L’albero delle stagioni”,  ed è diventata un’esperta di tè. “Cosa volevo essere nella vita? Me l’ero chiesta mille volte nei tanti momenti in cui la mia anima urlava. Prima di tutto volevo ridere. Saper ridere di me e delle situazioni in cui mi ero lasciata intrappolare, dei rigidi schemi e degli angoli bui che non mi permettevano di vedere vie d’uscita. La priorità ero io. Volevo innamorarmi di me!”

Barbara invece durante la pandemia ha creato una piccola impresa artigianale e domestica per produrre le famose torte Sacher che consegna a domicilio appena fatte. 

“Amo le tradizioni del mio Paese e la cosa che adoro è far assaggiare agli amici la mia Sacher, che ho imparato a preparare da bambina. La preparo in casa, con cura e con amore, con tutto il tempo che serve e con gli ingredienti che dico io, ovvero di alta qualità. I miei amici (anche austriaci, ovviamente!) dicono che è un piccolo momento di gioia. Per questo ho deciso di proporla a tutti.

È così bello poter modificare il corso della propria esistenza e ricominciare da capo facendo diventare lavoro le nostre passioni. In questo caso il cibo è stato lo spunto di svolta sia per Gabriella che per Barbara.

Al termine dell’incontro è prevista una degustazione della squisita Sacher originale di Barbara accompagnata da un ottimo tè di Gabriella. 

 

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