Reduce da tre settimane di Sardegna con Rtl 102.5, finalmente a casa posso raccontarvi i tre libri che ho letto con piacere e divertimento.
Il primo me l’ha consigliato l’amico scrittore Patrick Fogli, si intitola “Rosso nella notte bianca”, è di Stefano Valenti, edito da Feltrinelli. È ambientato in Valtellina, dove il settantenne Ulisse Bonfanti torna nel novembre del ’94 per ammazzare a picconate Mario Ferrari davanti al bar del paese. E, alla gente che accorre, dice di chiamare i carabinieri, che vengano a prenderlo, lui ha fatto quello che doveva. Inizia così queso romanzo potente e asciutto, con una scrittura febbrile e allucinata, in cui Valenti evoca “passioni, crudeltà, tensioni mai sopite, destini che devono trovare compimento e voce”. Un libro sulla vendetta e sul dolore, sulla fatica di vivere e di superare i propri traumi. Notevole.
Il secondo mi è stato consigliato da un altro amico scrittore, Lorenzo Marone, ed è “Palazzokimbo” di Piera Ventre, Neri Pozza, Finalista al Premio Neri Pozza 2015. Ambientato a Napoli, racconta le vicissitudini della famiglia D’Amore e il rapporto difficile fra la figlia che è l’io narrante, Stella, e la sua rude madre contadina, incapace di gesti d’affetto, rigida e severa. Si respira l’atmosfera dell’Italia degli anni Settanta e si vivono microstorie divertenti ed esemplari di quegli anni, dal matrimonio combinato alla paura del malocchio. Sono più di 400 pagine, l’ho trovato un po’ lungo per i miei gusti, ma assolutamente godibile e profondo.
Infine “Uno zero”, di Hanif Kureishi, edito da Bompiani, l’ho scelto io perché amo e stimo questo autore dai tempi de “Nell’intimità”. Lui è una vecchia volpe, e in un centinaio appena di pagine ti fa entrare in un mondo cinico e spietato, e ti mostra ogni abiezione umana con ironia e sarcasmo. "Com'è banale, e sconvolgente e rassicurante, svegliarsi e scoprire che la tua amata è diventata un'estranea che ama un estraneo." Una commedia nera di sesso e perdono, rabbia e narcisismo, decadenza e consolazione. Da leggere!