La città dei ladri
21 Luglio 2017

La città dei ladri, di David Benioff, Neri Pozza Editore

 

Ho bevuto questo libro come nettare, per questo ve lo consiglio volentieri, non prima di aver ringraziato Dario Vergassola che a sua volta lo ha consigliato a me. È così bello spacciare libri che valgano la pena di essere letti! E questo, decisamente, lo è. 

 

È l’inverno del 1941 a Leningrado. La città è sotto l’assedio delle truppe tedesche e i suoi abitanti non hanno mai patito tanta fame e tanto freddo. Per Lev, diciassette anni, naso grosso e capelli neri, e per Kolja, giovane cosacco con la faccia impertinente, il mento forte, il naso dritto e un ciuffo ribelle in testa, la fame e il freddo sono, però, ben poca cosa rispetto a quello che la legge marziale prevede per loro: la fucilazione! A meno che non trovino una dozzina di uova per il comandante supremo. Impresa quasi impossibile e del tutto assurda, che li vedrà coinvolti in una serie di disavventure che tengono in lettore incollato piacevolmente alle pagine.

 

Sentite cosa scrive Khaled Hosseini di questo libro:

“Dall’autore della Venticinquesima ora, la straordinaria storia di due ragazzi in tempo di guerra, «il romanzo di un narratore eccezionale… scritto con humor, cuore e implacabile suspense”. 

E il Publishers Weekly: “Tenero, drammatico e divertente, insieme, La città dei ladri unisce magnificamente racconto d’avventura, romanzo di formazione e storia di un’amicizia”. 

 

Tutti i personaggi sono ben tratteggiati e descritti, ma a me Kolja è rimasto impiantato nel cuore. Vedrete, vedrete….

 

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