SE QUESTI SONO GLI UOMINI- La strage delle donne- Riccardo Iacona, Chiarelettere Editore
È un libro importante e prezioso, per capire questo assurdo fenomeno della violenza contro le donne, che non accenna a diminuire e che ha origini lontane, lontanissime. Il giornalista Iacona lo ha scritto cinque anni fa, eppure è ancora assolutamente attuale e i numeri dello sterminio non sono affatto calati, anzi. Leggetelo, se avete voglia di entrare nel tessuto sociale e culturale che genera questo abominio: vi accorgerete che gli orchi e gli aguzzini sono a noi molto, troppo vicini.
Interessante il profilo delineato degli assassini: “sono uomini ossessionati dall’idea di punire la vittima, di distruggerla, o perché lei ha osato lasciarlo, oppure perché si è rivolta ia carabinieri, perché ha chiesto l’affidamento dei figli o perché ha osato disonorarlo mettendosi con un altro uomo. Sono queste le motivazioni degli omicidi che hanno più a che fare con l’immagine e il ruolo dell’uomo. Questi omicidi parlano a tutti noi, ci raccontano di uomini che si sentono offesi nella loro mascolinità, che reagiscono con la violenza alle donne che vogliono essere indipendenti”.
Nel libro si raccontano svariati casi di femminicidio accaduti nel 2012, e il giornalista va a parlare coi famigliari delle vittime, ne ricostruisce le vite, ne sottolinea il percorso di violenza e soprusi, ma mette in luce anche le denunce non ascoltate e i campanelli d’allarme che nessuno voluto sentire. La responsabilità di queste morti sono di tutti noi, perché il femminicidio si può e si deve debellare attraverso azioni congiunte delle forze dell’ordine, della scuola, dello Stato e della famiglia.
“Gli accoltellamenti, gli strangolamenti, le botte, non sono cose che succedono “fuori”, in un altrove che non ci riguarda. Al contrario, le radici di quei comportamenti estremi sono ben inserite “dentro” di noi”.
Fatelo questo viaggio dentro l’orrore, ne capirete molti aspetti, e forse vi verrà voglia di provare a cambiare qualcosa, intorno a voi, e a lottare perché questo scempio senza senso abbia fine. Tutti noi possiamo e dobbiamo fare qualcosa per fermarlo.