La premier neozelandese Jacinda Ardern ha dichiarato di essere troppo stanca per poter continuare a servire il suo paese, dopo 6 anni di onorato servizio in cui ha anche partorito e allattato una figlia mentre legiferava in Parlamento. E tutte e tutti noi abbiamo pensato: come la capisco! Chi non si è sentito sopraffatto dagli impegni, dai doveri, dalle incombenze della nostra vita frenetica?
La buona notizia è che in molti stanno prendendo in mano la propria vita e decidendo di scendere dal treno in corsa, rallentare, ripensare a tempi e modi di condurre la propria esistenza. E’ una tendenza globale: questo’anno solo in Italia ci sono state 1,66 milioni di dimissioni, il 22% in più rispetto all’anno precedente. Gente che preferisce cambiare rotta, rinunciare a un lavoro sicuro e magari anche remunerativo pur di recuperare uno spazio per sé. È difficile per tutti conciliare lavoro e vita privata, per le donne lo è ancora di più, ma a soffrire ormai non sono solo le donne. Sarà stata la pandemia che ci ha costretto a fermarci davvero e a ragionare su cosa valesse la pena fare della nostra vita. Sarà che questa corsa forsennata verso il “progresso” non ha più alcuna attrattiva e anzi ha dimostrato che è una corsa che porta alla morte del pianeta. Sarà che siamo veramente stanchi di bugie, miraggi, false illusioni, e abbiamo capito che la vita è una sola, e breve, e va vissuta facendo quel che ci piace, senza se e senza ma.
Siamo tutti Jacinda!
Io nel mio piccolo lascio un’attività fiorente, e chiudo il negozio di Milano dopo due anni e mezzo intensi e pieni di soddisfazioni. In questi ultimi giorni -chiuderò i battenti il 20 febbraio- in tanti vengono a dispiacersi di questa mia scelta, a rimpiangere i miei incontri in cortile con le “Donne che ispirano le donne”, a dirmi che è un peccato. Capisco, e ringrazio, ma vi assicuro che questa per me è una scelta di vita che mi riempie di gioia. Sognavo di andare a vivere al mare, e ora posso finalmente farlo: mi trasferirò a Salina per 6 mesi l’anno, e lavorerò nel mio “Salina Mon Amour”, e per il resto dell’anno si vedrà! Riprenderò a scrivere, a suonare, a viaggiare, avrò più tempo per me e per i miei amici, vivrò. Non preoccupatevi per me, pensatemi felice.