Questa è una storia che lascia senza fiato. È la storia di Carla e Vito, uniti da un amore malato e violento, costellato di botte e minacce, di insulti e scenate, e finito misteriosamente il giorno in cui Vito scompare nel nulla. Partono le ricerche, e insieme le indagini, e quando si scopre il suo cadavere ci sarà pure una clamorosa confessione, eppure niente è come sembra, e nessuno è davvero innocente.
È una storia di violenza come purtroppo se ne leggono tante, ma la Lattanzi ha la capacità di scrivere in maniera mai banale, descrivendo i personaggi in modo splendido, facendoti sentire il rumore degli schiaffi e la paura che paralizza le gambe, portandoti nei meandri più profondi di una relazione complessa e impossibile da sciogliere, se non con la morte.
“Voi sapete perfettamente quello che pensate? Quello che volete? Voi potete dividere tutto con certezza, giusto e sbagliato, si e no, questo e quello? Se voi potete io vi invidio con tutte le mie forze”, questo sta scritto nella quarta di copertina, questo è davvero il nocciolo di queste miracolose 250 pagine, l’ambiguità inestricabile dei sentimenti, dei desideri, delle persone.
Da leggere, assolutamente.